Quali sono le reali aspettative di un trattamento nanoceramico per auto?

 

Prima di rispondere, rivediamo concettualmente che cos’è un trattamento nanoceramico.

Per trattamento nanoceramico sull’auto si intende il procedimento che vede l’applicazione di nanoparticelle per lo più sulla carrozzeria allo scopo di renderla più resistente al degrado e allo sporcamento, aumentando contestualmente la sua brillantezza.

Un miglioramento, quindi, sul piano della protezione e su quello estetico.

In altre parole le nanoparticelle conferiscono alla superficie nuove proprietà come maggiore durezza, idrorepellenza, maggiore resistenza ai raggi UV e alle sostanze chimiche, e maggiore brillantezza.

 

Vediamo i vantaggi dal lato pratico:

 

PROTEZIONE DELLA VERNICE

Il trattamento nanoceramico crea una nano barriera sulla superficie dell’auto che protegge la vernice da piccole abrasioni, raggi UV e sostanze chimiche come resine di alberi, piogge acide, escrementi di uccelli ecc.

In pratica tale nano barriera funge da strato sacrificale a tutela della vernice originale.

Ciò aiuta a mantenere l’aspetto nuovo e brillante dell’auto nel tempo.

RESISTENZA ALLE MACCHIE E AGLI AGENTI CONTAMINANTI

La superficie trattata con un rivestimento nanoceramico diventa idrorepellente, il che significa che respinge l’acqua e impedisce l’accumulo di sporco, insetti morti, resine degli alberi e altri contaminanti. Ciò semplifica la pulizia dell’auto e riduce il rischio di danni alla vernice.

DURATA DEL RIVESTIMENTO NANOCERAMICO 

A differenza di altri trattamenti protettivi per la vernice, un rivestimento nanoceramico tende ad avere una durata più lunga.
In genere può durare degli anni con una corretta manutenzione.

MAGGIORE BRILLANTEZZA

Il trattamento nanoceramico aumenta la brillantezza della vernice e la sua profondità di colore.
Vedi sotto i dettagli.


 

Tuttavia bisogna essere consapevoli che le aspettative possono variare secondo il tipo di prodotto utilizzato, secondo lo stress cui è sottoposta l’auto abitualmente, secondo la corretta applicazione (quindi la capacità dell’applicatore), nonché secondo la corretta manutenzione dell’auto.

 

Ma in che misura si percepiscono queste proprietà?

 

1. Quando si parla di resistenza ai graffi, che cosa si intende realmente?
Da quale tipo di graffi è protetta l’auto?

2. Quando si parla di aumentare la brillantezza della vernice, si percepisce visivamente una differenza?

3. Quando si parla di durata del rivestimento, che cosa si intende realmente?
Un anno, due, cinque, dieci?


Sono proprio le risposte a queste domande che ci danno idea del valore di un rivestimento nanoceramico.

Le risposte però non sono univoche, nel senso che variano, e di parecchio, secondo il tipo di prodotto applicato e il tipo di applicazione.

Ci sono ormai oltre un centinaio di coating nanoceramici sul mercato, ma noi ci stiamo riferendo ai soli prodotti di qualità, quelli che utilizzano i veri professionisti.

Prendiamo in esame i 3 punti.

 

1. Resistenza ai graffi

In che misura un rivestimento nanoceramico protegge dai graffi?

Di che tipo di graffi parliamo?

Parliamo ovviamente di graffi leggeri, micro graffi, quelli derivanti da strisciate di indumenti o di ramoscelli d’albero o quelli derivanti da unghiate o dall’urto di oggetti di plastica o quelli derivanti da piccole collisioni con altre vetture.

Insomma parliamo di quei classici graffi difficili da notare, a meno che si osservi la superficie al sole.

La presenza di questo tipo di graffi, sebbene non molto evidente, determina l’aspetto di usato perché toglie lucentezza alla vernice.

Ovviamente anche nella sfera dei prodotti professionali ci sono prodotti più e meno performanti.

Il fattore che principalmente determina la resistenza ai micro graffi è la durezza del coating.

Più è duro il rivestimento, maggiore sarà la protezione dai graffi, quindi più a lungo l’auto manterrà lo stato di nuovo e di brillantezza.

Questo è il primo elemento di cui dobbiamo essere consapevoli della sua importanza: appunto la DUREZZA.

 

2. Brillantezza

In che misura un rivestimento nanoceramico aumenta la brillantezza della vernice?

Si percepisce visivamente un incremento di brillantezza?

Ebbene si.

La brillantezza di un nanocoating dipende fondamentalmente da tre fattori:

  1. Lo spessore del nanocoating (che crea la profondità di colore causata dall’effetto lente).
  2. La composizione chimica del nanocoating (cristallinità, purezza, densità).
  3. La struttura superficiale del nanocoating (uniformità, regolarità, grado di assorbenza e riflessione della luce).

In particolare la profondità di colore può aumentare con l’aumentare dello spessore del coating.
Il discorso vale però solo per i nanocoating predisposti al multistrato.
Per comprenderne il motivo leggi “Quanto conta lo spessore in un nanocoating?“.

Quest’ultimo concetto fa capire che la qualità del rivestimento nanoceramico dipende non solo dal tipo di prodotto, ma anche dal tipo di applicazione.

Per esempio con Ceramic Pro, che è un coating predisposto al multistrato, è possibile aumentare di parecchio la profondità di colore perché si possono applicare tanti strati uno sopra l’altro.

La brillantezza è molto legata alla durezza del rivestimento.

La perdita di lucentezza della vernice dell’auto è dovuta all’esposizione dei raggi UV, ai micro graffi e alla contaminazione da sostanze chimiche come piogge acide, feci di uccelli, resina d’alberi, sporco e inquinamento.

Ma ciò che determina il degrado più rapido della brillantezza sono i micro graffi.

I graffi danneggiano la struttura superficiale del coating, creando micro fratture, irregolarità e perdita di uniformità.
Di conseguenza inficiano negativamente sulla dispersione e sulla riflessione della luce.

Ecco perché la durezza del coating è strettamente collegata alla lucentezza.

 

Eccezionali proprietà, ma per quanto posso godere di questi valori aggiunti?

Dipende dalla durata del rivestimento.

 

3. Durata

Quanto dura un rivestimento nanoceramico professionale su un’auto?

Si può avere una idea approssimativa?

La durata di un rivestimento nanoceramico è fondamentalmente data dalla capacità del coating di legarsi alla superficie, quindi una questione di chimica, ovvero della natura del prodotto.

Secondariamente, dalla sua manutenzione.

E’ fondamentale considerare che la durata di un rivestimento nanoceramico è sensibile al modo in cui è tenuta l’auto.

Lo stress che subisce un’auto incide parecchio sulla reale durata del nanocoating.

Per esempio lo stress che subisce un’auto che percorre 30.000 km l’anno, fa tanta autostrada, si trova in una zona di mare esposta alla salsedine, senza ricovero notturno, esposta al sole del sud Italia, è ben diverso dallo stress relativo a un’auto che percorre 10.000 km l’anno, in una cittadina lontana dal mare e dallo smog, con un proprio garage e in una zona raramente esposta a piogge acide o vento forte.

In virtù di queste variabili è impossibile ipotizzare delle durate certe, sebbene si leggano spesso nelle caratteristiche di un prodotto delle durate precise.

In generale si può dire che la durata di un rivestimento nanoceramico professionale per auto è di almeno un anno, ma con la corretta manutenzione può arrivare anche a 3, 5 o più anni.

Ceramic Pro, per esempio, per ovviare alla variabile DURATA INCERTA, esegue un trattamento in funzione del tipo di stress cui sarà sottoposta l’auto e pianifica i mantenimenti in modo da garantirlo a vita.
Un trattamento che vede l’applicazione di più o meno strati secondo le esigenze del cliente.

Per rispondere alla domanda “quanto dura un rivestimento nanoceramico”, la risposta più sensata è: dipende dal tipo di prodotto e da come viene mantenuto nel tempo.

 

Vedi anche “Quali sono i migliori nanocoating per auto

Vedi anche “Quanto conta lo spessore in un nanocoating