Perché molti clienti sono delusi dai trattamenti nanoceramici? 

 

Le ragioni più comuni sono le seguenti.

  1. Aspettative irrealistiche
  2. Applicazione non corretta
  3. Bassa qualità del prodotto
  4. Mancanza di manutenzione

In pratica per ottenere i migliori risultati da un trattamento nanoceramico è importante utilizzare un buon prodotto, che sia applicato correttamente e che si effettui la dovuta manutenzione.

Ovviamente dipende sostanzialmente dal professionista a cui ti rivolgi. La tua responsabilità però è quella di scegliere quello giusto, quello affidabile.
Per aiutarti in questa scelta assicurati che l’applicatore rispetti alcuni punti fermi.

Leggi “Come riconoscere un serio professionista di nanoceramica”.

Analizziamo uno per uno i 4 punti sopra elencati.

  1. ASPETTATIVE IRREALISTICHE
    (Anti graffio)

Alcuni clienti si aspettano che i trattamenti nanoceramici rendano la superficie dell’auto immune o quasi da graffi e abrasioni, ma non è proprio così.

I trattamenti nanoceramici possono offrire una buona protezione, ma hanno i loro limiti.
E questi limiti bisogna conoscerli prima di fare il trattamento.

Il termine trattamento nanoceramico, o trattamento ceramico, di per sé fa pensare a qualcosa di estremamente duro e resistente.
Se poi aggiungiamo alla descrizione “proprietà anti graffio”, si crea inevitabilmente una falsa aspettativa.

Molti infatti immaginano una vernice resistente ai graffi fatti con le chiavi tipici degli atti vandalici.
In realtà una protezione contro questo tipo di graffi ancora non esiste.

Altri danno per scontato che dopo il trattamento potranno lavare tranquillamente l’auto sotto i rulli degli autolavaggi.
Supportati anche dal fatto che i moderni autolavaggi promuovono l’utilizzo delle cosiddette “spazzole antigraffio” con setole morbide e flessibili che non danneggiano la vernice dell’auto.

Teoricamente le spazzole non creano danni. Tuttavia può accadere, e neppure tanto di rado, che anche queste spazzole causino dei piccoli graffi alla vernice, i cosiddetti swirl, per i seguenti motivi:

Anzitutto è possibile che le spazzole non siamo perfettamente pulite a causa di una non corretta manutenzione, per es. per il mancato utilizzo di prodotti per la pulizia adeguati o per la scarsa frequenza della pulizia.

Secondariamente può accadere che tra un lavaggio e l’altro si depositino dei residui di sporco tra le setole come sabbia, resina essiccata, frammenti di cere o di vernici e altro.

Quindi, seppure alcuni nanoceramici di qualità sulla carta sono immuni a questo tipo di graffio, la presenza di qualche detrito potrebbe comunque scalfire la superficie.

Meglio optare per il lavaggio a mano.

Per non incorrere in equivoci si dovrebbe quindi parlare di protezione dai micro graffi,

precisando che si intendono per tali quelli provocati da piccole strisciate degli indumenti o delle unghie o di un ramoscello.

Siamo ben lontani dall’abrasione di un oggetto metallico o dai sassolini presi in autostrada.

Purtroppo queste precisazioni spesso non vengono fatte, di conseguenza le persone si aspettano qualcosa di più di ciò che è realmente. Da qui la frequente delusione.

In conclusione, le aspettative irrealistiche sono per lo più provocate dal non corretto utilizzo della comunicazione in fase di vendita del prodotto.

Il cliente ha ben poche colpe.
Occorrerebbe quindi maggiore chiarezza e serietà da parte degli operatori del settore.

 

  1. APPLICAZIONE NON CORRETTA

La corretta applicazione di un coating nanoceramico dipende da vari fattori quali:

  1. Condizioni ambientali.
    Umidità e temperatura sono due parametri che incidono tantissimo. Trascurare le indicazioni del produttore può portare dei problemi anche a distanza di mesi dall’applicazione.
  2. Illuminazione.
    Una luce non ottimale durante la lavorazione non consente di vedere con precisione lo stato della superficie. Di conseguenza potrebbe accadere che sfugge un dettaglio, ma che ci si accorga di esso solo in seguito, quando l’auto viene esposta alla luce del sole, la fonte di luce ottimale.
    Per tale ragione, durante l’applicazione dei nanocoating è opportuno utilizzare una luce con alta gradazione di CRI (indice di resa cromatica RA) e di Lumen (luminosità).
  3. Ambiente chiuso e al riparo da contaminanti.
    Piccoli corpuscoli di polvere o sostanze estranee nell’aria potrebbero contaminare la superficie creando imperfezioni visive o reazioni chimiche indesiderate.
  4. Procedura.
    Ogni prodotto ha il suo metodo di applicazione. Per una corretta applicazione è opportuno attenersi scrupolosamente al protocollo per evitare sorprese in un secondo momento.

 

  1. PRODOTTO

La qualità del prodotto è importantissima. Ci sono circa un centinaio di prodotti sul mercato ormai, ma pochissimi rientrano nella sfera dei prodotti professionali. La gran parte sono per uso dilettantistico e soddisfano per brevi durate giusto la proprietà di idrorepellenza.

L’utilizzo di prodotti di bassa qualità può portare a risultati insoddisfacenti, specie sul piano della protezione.

Per approfondire questo tema vedi l’articolo “Quali sono i migliori nanocoating per auto”.

 

  1. MANUTENZIONE

Anche se i trattamenti nanoceramici offrono una protezione duratura, la proprietà idrofobica nel tempo va attenuandosi, pertanto è necessario aggiungere piccole quantità di prodotto per ripristinare l’effetto.

In molti prodotti la mancanza di una manutenzione frequente e adeguata fa si che il nanoceramico si deteriori rapidamente.

Vedi “Quanto dura un nanoceramico sull’auto?

 

Ora che conosci le ragioni per le quali un cliente può essere deluso da un trattamento nanoceramico non ti rimane che fare due cose:

  1. Trovare un professionista serio a cui rivolgerti.
  2. Conoscere le reali aspettative di un prodotto nanoceramico.

 

Vedi anche “Aspettative di un trattamento nanoceramico per auto

Vedi anche “Trattamento nanoceramico per auto

Vedi anche “Il vero professionista del trattamento nanoceramico